"Bambina col cestino, passeggiata nel bosco, inganno lupesco, doppio spuntino, pancia aperta, grande festa: la storia di Cappuccetto Rosso la conosciamo bene o male tutti. Ma Munari – che di Cappuccetti originali e di libri da toccare se ne intendeva non poco - diceva che “la conoscenza è sempre una sorpresa” ed ecco allora che Una storia imprevedibile mette in pratica questo prezioso motto, portandoci a riscoprire la fiaba in una veste tutta nuova. Lo fa grazie a un meccanismo narrativo giocosamente sorprendente: qui, ogni passaggio della storia, così come consolidato nel nostro immaginario, lascia infatti spazio a una e poi più ipotesi alternative, invitando il lettore a fare il gioco del “Cosa sarebbe successo se…”.

Grazie a forme semplici, evocative e ben studiate, la bambina dal cappuccio rosso può così diventare un cono gelato, la cuffia della nonna una medusa, il biscotto un ingranaggio e via dicendo, così che una singola traccia finisce per assumere i contorni di una storia multipla e, per l’appunto, imprevedibile.
Grazie a un ingegnoso sistema di buchi che di volta in volta lasciano vedere solo alcuni pezzi dell’illustrazione e aggiungono o tolgono altri dettagli, le figure tattili cambiano di senso a filo di pagina, solleticando il lettore a sbizzarrirsi, a fare congetture, a lasciarsi sorprendere, senza che la fruibilità della pagina venga per questo limitata.
Il libro compie così un’operazione interessante e intelligente: valorizza, cioè, il fatto che una medesima forma possa dare luogo a interpretazioni non univoche, trasformando questo aspetto da potenziale criticità in motore narrativo.

Non solo: il gioco felice tra costruzione narrativa e progettazione cartotecnica che contraddistingue Una storia imprevedibile porta una ventata di freschezza e stupore nel panorama dell’editoria accessibile per l’infanzia, in cui al fremito dell’incertezza e al piacere di fare ipotesi, indovinare, sbagliare, ricredersi, vengono generalmente preferite la certezza del riconoscimento e la neutralità di una realtà già nota.
Lo stupore viene, al contrario, qui coltivato con gusto, riconoscendo così anche al bambino non vedente il diritto a una lettura stuzzicante, sorprendente e non scontata.”

Elena Corniglia è laureata in Letteratura, filologia e linguistica italiana e specializzata in Letteratura per l’infanzia. È responsabile, per l’associazione Area onlus di Torino, di Vietato Non Sfogliare - Centro di documentazione e ricerca sul libro accessibile per l'infanzia. Dal 2013 collabora inoltre con la rivista LiBeR. Libri per bambini e ragazzi, con articoli e contributi attenti in particolare al rapporto tra letteratura per l’infanzia e disabilità.

"Che grafica superba e che inventiva!”

"È fatto magnificamente. Adoro le texture differenti."